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LA STORIA

La storia inizia all'incirca nel 1930. Prima di questa data non sappiamo se ci sia stata la testimonianza cristiana, evangelica o meno, non ha importanza, perché "Dio non ha riguardo alla qualità delle persone, ma in qualunque nazione chi lo teme ed opera giustamente Gli è accettevole" (Atti 10:34,35). 

 

Uno dei primi credenti in Frattamaggiore si chiamava Palmieri detto "o Muzzarellaro". Questi, evangelizzato da suo zio, tornato dall'America, aveva l'abitudine di sedersi all'ingresso del negozio e leggere la bibbia. Frequentava le riunioni di culto a Cardito, che si tenevano in forma privata e segreta visto che erano proibite. In uno di questi culti Dio chiamò a ravvedimento il fratello Anastasio Salvatore, pioniere dell'opera nel napoletano, insieme ai fratelli Alvino, Calabrese, Pagano e Melluso. 

Nel 1930 il fratello Del Prete, non era ancora convertito, ma frequentava il fratello Palmieri per motivi di lavoro. Quando seppe che era "Protestante" ne fu così dispiaciuto che decise di andargli a parlare per convincerlo della religione di Stato.

Ma durante la discussione intorno alla dottrina biblica, il fratello Del Prete ebbe dei dubbi sulla sua posizione e incuriosito decise di essere presente (partecipare) ad una riunione di culto clandestina.

 

A quei tempi i primi credenti (sei di Napoli e uno di Frattamaggiore), si incontravano a Napoli, P.zza Dante presso una porta detta "a sciuscella". Era il 1993. 

In quella riunione Dio toccò il cuore del fratello Del Prete e anch'egli decise di frequentare i culti che si tenevano la domenica mattina a Cardito. Intanto scoppiò la guerra mondiale (1940 - 1945) e si aggiunsero le difficoltà socio economiche alle incessanti persecuzioni  religiose. Infatti i cosiddetti "Protestanti" erano oggetto di scherno ma non solo: contro di loro si accanivano serratamente i parroci del paese. Questi ultimi istigavano la polizia a fare continue irruzioni, tant'è vero che in una comune riunione di culto, furono arrestati il fratello Anastasio e Palmieri (di solito quando arrestavano i conduttori delle comunità li mettevano in soggiorni obbligati per un periodo di tempo).

Durante la prigionia di questi fratelli, Del Prete arrese definitivamente la sua vita a Cristo, per cui quando Anastasio e Palmieri uscirono di prigione, con maggior fervore di prima, decisero di avere riunioni di culto anche a Frattamaggiore. Questo accadeva nel 1949.

I nostri tre fratelli, pertanto, affittarono una stanza vicino alla quale c'era un forno per la cottura del pane. Tra fuliggine e carbone nasceva la comunità di Frattamaggiore; non certo un luongo confortevole, ma Dio non faceva mancare la Sua Parola, in quanto è scritto che "Ovunque due o tre si radunano in Mio nome, Io sono in mezzo a loro" (Matteo 18:20).   

Fu in quella piccola stanza che il Signore aggiunse altre anime tra cui la sorella Andante Rosa. Quindi la piccola comunità cresceva e iniziava a formarsi come gruppo.

Nel 1954, Dio chiamò al riposo eterno il fratello Palmieri, rimasto rimasto fedele al Signore e fu in quel periodo che il fratello del Prete divenne il responsabile della comunità di Frattamaggiore fino al 1963, anno in cui dovette dimettersi per motivi di lavoro.

 

Intanto i nostri primi credenti erano costretti a a traslocare spesso, perché appena i parroci del paese venivano a conoscenza del luogo di culto, istigavano i vicini e i proprietari del locale, rendendo difficili le riunioni di culto. 

Nel 1960 Dio salvò anche il fratello Bindo Antonio che divenne l'addetto ai traslochi: prendeva in affitto un carretto e provvedeva al trasferimento di organo e sedie (questo tutto il mobilio) nel nuovo locale di culto. Infatti nel 1960 il fratello Del Prete Raffaele (fratello di Antonio Del Prete), mise a disposizione nella sua abitazione una stanza per il culto; quindi passarono in via Niglio e tra il 1964 e il 1965 di nuovo a casa del fratello Raffaele in via P.M. Vergara, mentre nel 1971 in corso Garibaldi. 

Infine, stanchi di continui traslochi, ma anche vicini di fede, i fratelli decisero di comprare un pezzo di terreno, sotto l'attuale edificio della comunità di Frattamaggiore. Era il 1963 quando il fratello Anastasio si prendeva cura del piccolo gruppo (circa venti credenti) in seguito alle dimissioni del fratello Del Prete; e nel 1964 - 1965 il fratello Daniele Marra cominciava a collaborarlo periodicamente. Di li a poco, questi divenne il nuovo pastore della nostra comunità che contava circa trenta anime.

 

​​​Nel 1965, il fratello Marra Daniele iniziò il suo ministero pastorale impegnandosi con zelo e consacrazione allo sviluppo della testimonianza evangelica in Frattamaggiore e alla crescita della comunità. 

Durante questi anni ha operato in modo meraviglioso, non sono mancate prova, difficoltà, ma le gioie e le benedizioni sono state abbondanti consentendo di proseguire il cammino con perseveranza. "Dio è fedele alle Sue promesse" (Ebrei 10:23), manteniamo ferma la confessione della nostra speranza senza vacillare, perché fedele è colui che ha fatto le promesse.

Col supporto della sua esperienza, il fratello Marra cominciò ad incoraggiare giovani nei quali si evidenziava il desiderio di servire il Signore e ad esprimersi attraverso la predicazione del vangelo.

Ciò fu un ottimo banco di prova per molti e così Dio ha dato grazia di vedere buoni amministratori, i quali hanno subito messo il dono ricevuto al servizio degli altri.

 

Ecco l'elenco dei fratelli di Frattamaggiore chiamati al servizio dal Signore: Davide D'Alessandro, Costanzo Giuseppe, Andante Giuseppe, Brasiello Archetto, Fenicia Antonio, Vitale Antonio.

Il fratello Costanzo Giuseppe nato a Frattamaggiore e convertitosi nel 1964, all'età di 12 anni, dopo alcuni anni si impegnò per il lavoro della scuola domenicale come monitore e tra i giovani della comunità per la sua consacrazione al Signore e la buona testimonianza che rendeva, fu eletto membro del consiglio di chiesa, collaborando sempre più proficuamente col pastore della comunità stessa. Dopo pochi anni gli fu affidata la cura della Missione di Arzano che, a distanza di anni si sviluppò fino a diventare una comunità, e inoltre costruì una altra chiesa a Piscinola.

 

Il fratello Andante Giuseppe, anch'egli in giovane età, venne alla grazia della salvezza per la genuina testimonianza di consacrazione della madre, sorella Rosa, una delle prime credenti della comunità di Frattamaggiore. Questo fratello venne liberato dal suo vizio dell'alcool e da tutti i suoi peccati e così cresceva in lui il desiderio di servire il Signore, impegnandosi come monitore della scuola domenicale prima e come responsabile del gruppo giovanile poi. Per la sua dedizione alla predicazione della Parola, insieme al fratello Giraldi Giuseppe, membro del consiglio di chiesa di Frattamaggiore, si prese cura della comunità di Caivano divenendone di li a poco il pastore.

 

Un esperienza analoga la riscopriamo nel fratello Brasiello Archetto, anch'egli convertitosi giovanissimo, sentì subito il desiderio di consacrare la sua vita al Signore. dopo aver frequentato l'istituto biblico, cominciò a collaborare col fratello Monetti Alfredo, pastore della chiesa di Salerno. In seguito divenne pastore della stessa comunità e per 10 anni svolse il ministero a servizio dei credenti della zona. In seguito ha curato le chiese di Pomezia, Isola di Ponza, mentre attualmente è impegnato in quella di Velletri.

 

​​​​Il fratello Fenicia Antonio venne al Signore udendo per la prima volta l'annuncio dell'evangelo a mezzo tenda posta nel vicino comune di Caivano. In quella stessa sera compunto nel cuore dallo Spirito Santo realizzò la meravigliosa esperienza della salvezza; per motivi di lavoro si trasferì a pisa, frequentava la comunità di Pontedera divenendo in breve tempo membro del consiglio di chiesa; ben presto si formò un gruppo di neofiti che il fratello Fenicia ebbe il compito di curare come pastore finché fu trasferito a Frattamaggiore. La nostra comunità aveva iniziato un lavoro evangelistico a Frattaminore, con riunioni presso alcune famiglie (Barbato - Onofri); in seguito si formò una missione e venne dato l'incarico al fratello alla sua gloria. 

 

Ancora giovane, e a quel tempo studente universitario, il fratello Vitale Antonio fece l'esperienza della nuova nascita, e nel mese di febbraio del 1983 fu battezzato nello Spirito Santo. Avvertì subito la chiamata del Signore, infatti fu impegnato nella scuola domenicale di Angri, successivamente fu eletto nel consiglio di chiesa, collaborò col pastore per il lavoro di evangelizzazione non solo in chiesa ma in tutta la zona circostante. In seguito gli venne affidata la comunità di Casavatore e di Sant'Arpino divenendo di entrambe il pastore.

Grazie a Dio, l'elenco suindicato andrebbe implementato con l'aggiunta di ulteriori nomi di fratelli quali Giuseppe Costanzo, genero del fratello Marra Daniele, che il Signore lo ha chiamato al servizio come consigliere a Frattamaggiore, attualmente cura le comunità di Ponticelli e Santa Anastasia; lo stesso dicasi per il fratello Capasso Camillo, consigliere di chiesa, responsabile del gruppo giovanile e della scuola domenicale, attualmente pastore alla comunità di Crispano.     

 

Il 18 marzo 1973, Dio concedeva la gioia di dedicare un nuovo locale di culto molto ampio in quel tempo, per i circa 50 membri, ma nel corso degli anni diventava insufficiente; si provvedeva alla costruzione di un palco che di li a poco anch'esso diventava insufficiente e mentre si prendeva in considerazione un nuovo locale di culto, Dio mise nel cuore al pastore e al consiglio di chiesa un altro locale di evangelizzazione nella parte opposta della città, in via Mazzini.

 

Nel 2010 sono è stato affrontato un ulteriore lavoro di ristrutturazione e ammodernamento al fine di allargare la capienza del locale e nonostante tutte le varie vicende che l'hanno accompagnata possiamo con profonda commozione affermare per fede "Eben-Ezer, fin qui l'Eterno ci ha soccorsi" (I Samuele 7:12).

Dal 2015 è il pastore Claudio D'Antonio ad essere impegnato nel ministero pastorale della Chiesa locale e in quello evangelistico attraverso l'opera della radio e della tv oltre a far parte del comitato di zona della campania. 

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